Lo spot relativo all’offerta Linkem vanta servizi chiari, comunicati in modo trasparente e senza “asterischi”, ma si contraddice comunicando invece in modo ambiguo e fraintendibile i dettagli dell’offerta proposta.

Il Presidente del Comitato di Controllo visto il telecomunicato “Linkem Un’offerta senza asterischi”, diffuso sulle reti Mediaset nel mese di giugno 2022 ritiene lo stesso manifestamente contrario all’art. 2 – Comunicazione commerciale ingannevole – del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

Lo spot è interamente volto a rassicurare il pubblico sul fatto che scegliendo la società di telecomunicazioni pubblicizzata si avrebbe la certezza di avere servizi chiari, comunicati in modo trasparente, senza “asterischi”, in quanto tale società non avrebbe “mai preso sanzioni per ingannevolezza”.

Tuttavia, mentre lo spot afferma ciò, in video compaiono i dettagli dell’offerta pubblicizzata attraverso modalità quantomeno ambigue. Pur in assenza di un asterisco che le richiami, in fondo allo schermo e per pochissimi istanti compaiono una serie di informazioni, scritte a caratteri del tutto illeggibili che restano a video per un esiguo tempo di permanenza. Con ulteriori scritte, a caratteri ben più evidenti, si indica il prezzo mensile di 19,90 euro, a seguire ma con caratteri minori si precisa che il prezzo è valido solo per i primi 12 mesi, in quanto successivamente costerà 24,90 euro. Un’ulteriore scritta riferisce di un contributo di attivazione di 48 euro, il tutto mentre lo speaker afferma “Parla e navighi senza fili fino a 1 Giga”, laddove ancora un’altra scritta sullo schermo avverte che tale condizione è soggetta a limiti geografici e tecnologici. Nei pochi secondi dello spot al consumatore vengono fornite numerose e diverse informazioni a voce e per iscritto solo per pochi istanti, con in evidenza solo il prezzo mensile in promozione, non consentendo quindi al pubblico di comprendere in modo chiaro e trasparente tutti gli ulteriori aspetti dell’offerta proposta. Si potrebbe dire quindi una comunicazione in “modalità asterisco”, che lo spot afferma invece di non praticare.

Si segnala peraltro che negli archivi della giurisprudenza autodisciplinare risulta un provvedimento per violazione dell’art. 2 del Codice, dunque per una comunicazione commerciale ingannevole, emesso nei confronti dell’operatore in questione (ingiunzione n. 18/2019). L’affermazione “Fidati di chi non ha mai preso sanzioni per ingannevolezza” in assenza di una precisazione che si fa riferimento unicamente alle sanzioni amministrative pecuniarie risulta eccessivamente perentoria e scorretta.

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