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Pubblicità e alimentazione dei bambini

In vigore il nuovo Regolamento autodisciplinare per una maggiore tutela dei minori

 

Milano, 9 febbraio 2021 – Da oggi in vigore il nuovo Regolamento che l’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria ha realizzato per disciplinare in modo specifico la comunicazione commerciale dei prodotti alimentari e delle bevande destinata ai bambini, così ampliando la tutela già garantita dall’art. 11 del Codice di Autodisciplina.

L’iniziativa conferma il ruolo proattivo che i sistemi di autoregolamentazione svolgono, come peraltro attestato anche da numerose direttive comunitarie che esplicitamente li individuano come sistemi da valorizzare, perché permettono di reagire con prontezza all’evoluzione dei media a tutela dei consumatori. La fiducia del legislatore comunitario è, infatti, ribadita anche stavolta con la Direttiva 1808/2018 sui servizi di media audiovisivi, che, in considerazione dell’evoluzione delle realtà del mercato, ha modificato la precedente versione del 2013. La Direttiva, non ancora recepita in Italia, ribadisce l’importanza del ruolo dei codici di condotta nell’offrire tutela ai consumatori, e invita gli Stati Membri a incoraggiarli. In particolare, la Direttiva richiama il ricorso a codici di autoregolamentazione per ridurre l’esposizione dei bambini alle comunicazioni commerciali audiovisive non appropriate, che accompagnano i programmi per bambini o vi sono incluse, relative ai prodotti alimentari o bevande che contengono sostanze nutritive la cui assunzione eccessiva nella dieta generale non è raccomandata, ovvero quelli ricchi in grassi, zucchero e sale.

L’Istituto ha inteso quindi da subito aderire alla sollecitazione comunitaria varando il citato Regolamento il quale, traendo spunto dalle norme e dalla giurisprudenza degli organismi di controllo autodisciplinari in relazione alla tutela dei minori, offre un quadro organico della materia introducendo, in particolare, al punto 5) uno specifico riferimento ai prodotti c.d. HFSS (high in fat, salt, sugar), delineando il perimetro ammissibile della comunicazione relativa ad essi.

In realtà il Regolamento disciplina il tema dell’esposizione dei bambini alla pubblicità di alimenti e bevande da varie angolazioni, e configurando varie situazioni di consumo, nella convinzione che una comunicazione commerciale responsabile e corretta possa dare un contributo rilevante alla tutela dei minori dal rischio obesità e sovrappeso. Questa nuova regolamentazione può peraltro contare sulla collaudata esperienza che portò nel 2015 lo IAP, assieme ad altre associazioni del comparto alimentare, a sottoscrivere un accordo con il Ministero della Salute, convergenza che ha rafforzato il ruolo dello IAP quale riconosciuto Ente regolatore e di controllo della comunicazione commerciale.

Anche in relazione a questa nuova opportunità di sinergia, l’Istituto auspica che con il Legislatore italiano, e con l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni – AGCOM, con la quale lo IAP ha siglato nel 2018 un Accordo Quadro – possa scaturire un’analoga fattiva collaborazione che, alla luce delle indicazioni comunitarie, consenta all’Autodisciplina Pubblicitaria di poter esercitare il proprio ruolo nell’interesse generale.

 

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