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Incontro annuale IAP 2019

Relazione sull’attività 2018: sempre più nel segno del digitale

Nella cornice della Triennale di Milano si è svolto il 21 maggio 2019 il consueto Incontro annuale dell’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria dedicato alla presentazione dei dati relativi all’attività svolta nel 2018, e all’approfondimento dei temi principali della regolamentazione pubblicitaria, con particolare attenzione al tema della comunicazione digitale, che quest’anno ha riguardato anche i “Big Data” e l’Intelligenza Artificiale.
Il Segretario Generale IAP, Vincenzo Guggino, nell’illustrare l’attività 2018 (v. i numeri alla fine del testo), ha sottolineato che “dal 29 aprile 2019 le indicazioni contenute nella Digital Chart, varata nel 2016 per rendere riconoscibile la comunicazione commerciale online, sono state inserite in un apposito Regolamento Digital Chart, parte integrante del Codice IAP, rendendo le regole cogenti. Il “Regolamento Digital Chart” indica per ognuna delle più diffuse forme di comunicazione commerciale digitale, quali l’endorsement da parte di influencer e celebrity, la pubblicità “native”, i social network, i siti di content sharing, l’in app advertising e l’advergame, gli accorgimenti necessari affinché il requisito della riconoscibilità richiesto dall’art. 7 del Codice si consideri soddisfatto. In materia di endorsement un altro passo importante è stato l’aprire al mondo degli influencer l’accesso diretto all’Istituto. Da gennaio 2019, infatti, gli influencer, attraverso le loro società o le agenzie che li rappresentano, possono direttamente associarsi all’Istituto in veste di soci sostenitori.
È stato dato anche risalto all’accordo quadro siglato tra lo IAP e l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM), sul presupposto che un raccordo tra le reciproche competenze, anche in relazione alla nuova direttiva sui servizi audiovisivi, possa contribuire a garantire maggiormente il consumatore. Altra novità rilevante ha riguardato l’ampliamento dell’art. 12bis – Sicurezza, con l’introduzione del divieto di utilizzo in pubblicità d’immagini del corpo ispirate a modelli estetici chiaramente associabili a disturbi del comportamento alimentare. La modifica introdotta include quindi in modo esplicito anche quelle rappresentazioni che richiamano palesemente condizioni patologiche del comportamento alimentare, come l’anoressia e la bulimia.
Infine il lancio del nuovo Archivio online per la consultazione di tutte le decisioni autodisciplinari, dal 1966 ad oggi e aggiornate costantemente. Il sistema permette di effettuare vari tipi di ricerca sulla giurisprudenza autodisciplinare semplificando di molto l’individuazione delle decisioni, e risulta indispensabile per rendere più veloci e pertinenti le ricerche.
Nella lectio magistralis, il prof. Maurizio Ferraris, ordinario di Filosofia Teoretica all’Università di Torino, ha evidenziato come quella del digitale sia una vera e propria rivoluzione copernicana, che alla pubblicità ha anche cambiato la funzione: non più solo far conoscere i prodotti ma capire cosa vogliono i consumatori. Ha parlato anche di “rivoluzione documediale” caratterizzata dalla “registrazione”, ovvero il documentare tutte le transazioni, tutti i passaggi, quindi il passaggio dalle “merci ai documenti”, in definitiva la digitalizzazione dei mercati, dei consumi e del lavoro.
Di particolare interesse anche gli spunti emersi nel corso della tavola rotonda “Dai Big Data all’intelligenza artificiale: le frontiere della comunicazione digitale” moderata dal giornalista di Radio24 Enrico Pagliarini. Ugo Pagallo, professore di Filosofia del Diritto, ha evidenziato le sfide che le nuove tecnologie pongono al diritto, e le ricadute che emergono nel differenziarsi della tutela della privacy dalla protezione dei dati; la prof. Letizia Tanca, ordinario di Ingegneria Informatica al Politecnico di Milano, dopo aver riflettuto sul rapporto tra intelligenza artificiale e ragionamento umano deduttivo e induttivo, ha sottolineato il ruolo decisivo della responsabilità di chi programma gli algoritmi e dunque l’importanza dell’etica al fine di evitare gli usi impropri della tecnologia. Infine il dott. Nereo Sciutto, presidente e cofondatore di Webranking, illustrando come l’automazione nel mondo pubblicitario abbia portato efficienza soprattutto nei processi di acquisto degli spazi e della distribuzione, ha posto l’attenzione sul fatto che in un futuro non troppo distante tale automazione potrebbe riguardare anche il processo creativo e dunque l’importanza che il settore possa contare su un orizzonte etico certo.
Ha chiuso i lavori il presidente dell’Istituto Mario Barbuto, che ha evocato lo storico e stretto legame che ha l’Autodisciplina italiana con la giurisprudenza del giudice dello Stato che sin dalle origini le ha riconosciuto legittimità e autonomia decisionale, e capacità di adeguarsi alle esigenze poste di volta in volta dal sentire sociale e dalle innovazioni tecnologiche, conquistando autorevolezza e credibilità non solo tra gli operatori del settore, ma anche nei confronti dei cittadini, a tutela dei quali i propri interventi sono in gran parte indirizzati.

 

Scarica il Rapporto sull’attività 2018

Scarica la Relazione del Prof. Ferraris

 

** L’attività 2018 in numeri **

L’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria ha chiuso il 2018 toccando quota 28.000 interventi dal 1966 a oggi. Oltre l’85% dei casi ha riguardato questioni che attengono alla tutela del consumatore, evidenziando il valore dell’Autodisciplina quale servizio per l’intera collettività. 170 le campagne per le quali è stato richiesto parere preventivo al Comitato di Controllo, per verificare la conformità dei messaggi prima della loro diffusione alle norme del Codice di Autodisciplina. Il Comitato, inoltre, ha esaminato 715 casi, a cui si aggiungono 70 provvedimenti formali tra ingiunzioni e istanze al Giurì. Sono giunte alla segreteria IAP 1476 segnalazioni esterne di messaggi ritenuti scorretti.

Il Giurì ha emanato 40 pronunce, soprattutto nel settore delle telecomunicazioni, della cura della persona e del food. Un risultato lusinghiero riguarda il dato che misura l’efficienza del sistema, ovvero i tempi di risoluzione delle controversie circoscritti tra gli 8 e i 15 giorni lavorativi nel 100% dei casi.

L’attività relativa alla Digital Chart ha un bilancio di 64 casi: 13 ingiunzioni, 2 pronunce e 49 casi risolti in via breve, nella quasi totalità dei casi relativi all’influencer marketing.

Infine registrati 176 depositi relativi alla tutela della creatività, tra pre-emption e progetti creativi.

IAP è membro di EASA - European Advertising Standards Alliance e di ICAS - International Council on Ad Self-Regulation EASA_50