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Per il Comitato di Controllo i messaggi, che propongono il programma alimentare Dietidea particolarmente restrittivo, risultano fuorvianti per il pubblico in quanto accreditano l’erroneo convincimento che tale programma possa essere idoneo per tutti, favorendo l’autovalutazione da parte del pubblico di situazioni che potrebbero invece richiedere il parere di un esperto. Simili comunicazioni possono indurre i destinatari a trascurare le normali regole di prudenza in materia, potendo altresì spingere chi non ha bisogno di dimagrire a comportamenti scorretti, peraltro utilizzando impropriamente una attestazione di tipo medico.

Ingiunzione n. 25/19 del 27/5/19
Nei confronti di Riso Scotti S.p.A.
Mezzi TV
Prodotto Programma alimentare dietetico
Oggetto programma alimentare Dietidea la Dieta del Riso”
Articoli violati 2 – Comunicazione commerciale ingannevole
12bis – Sicurezza
23bis – Integratori alimentari e prodotti dietetici

Il Presidente del Comitato di Controllo visti i telecomunicati relativi a Dietidea La Dieta del Riso”, diffusi su la7 nei mesi di aprile e maggio 2019 ritiene gli stessi manifestamente contrari agli artt. 2 – Comunicazione commerciale ingannevole – 12bis – Sicurezza – e 23bis – Integratori alimentari e prodotti dietetici – del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale. I messaggi propongono il programma alimentare pubblicizzato “Dieta del Riso del professor Sorrentino e Riso Scotti” in risposta a domande del tipo “Pronta per la prova costume?”, “Ti senti gonfia?” oppure “Ti senti in sovrappeso?”: si spiega così che la dieta proposta è “ipocalorica, bilanciata e detox”, dura “7 giorni”, è studiata “per lui (1300 Kcal) e per lei (1000Kcal)”. Il programma prevede anche “tisane e integratori” e i pasti sono predisposti dunque “non devi pesare niente, non devi pensare a niente”. Ad avviso del Comitato, i messaggi risultano fuorvianti per il pubblico, anzitutto in quanto accreditano l’erroneo convincimento che il programma alimentare, particolarmente restrittivo, proposto sia idoneo per tutti e adeguato alle esigenze di chiunque (“bilanciata”), favorendo l’autovalutazione da parte del pubblico di situazioni che potrebbero invece richiedere il parere di un esperto. Inoltre i messaggi appaiono suscettibili di favorire una errata decodifica in merito al ruolo in generale di una dieta ipocalorica salutare, prospettata non come atto medico da seguire preferibilmente sotto controllo, ma come programma di forte restrizione delle calorie da eseguire al bisogno per 7 giorni: peraltro nei messaggi non si dice in modo chiaro che una simile dieta può essere eseguita solo una o due volte al mese, rischiando pertanto di suggerire comportamenti alimentari errati. Rileva poi il Comitato come risulti inopportuno il termine “detox” riferito a una dieta nel suo complesso, laddove invece tale funzione parrebbe essere legata solo ad alcune componenti alla base di alcuni integratori da essa previsti. Simili comunicazioni, in contrasto con quanto previsto dall’art. 12bis del Codice, possono indurre i destinatari a trascurare le normali regole di prudenza in materia, potendo altresì spingere chi non ha bisogno di dimagrire a comportamenti scorretti. L’impropria aura di scientificità conferita al programma alimentare dal riferimento al dott. Sorrentino, noto dietologo, amplifica tale decodifica scorretta, peraltro nel contesto di comunicazioni relative a un programma che comprende anche integratori alimentari, per le quali l’art. 23bis e il relativo Regolamento prevede esplicitamente il divieto di richiami ad attestazioni di tipo medico e il divieto di presentare diete spersonalizzate elaborate da esperti come universalmente valide. Tutto ciò considerato, occorre peraltro sottolineare che l’impatto di un messaggio pubblicitario deve essere valutato non solo per il contenuto dello stesso, ma anche in considerazione del pubblico cui è destinato, costituito da persone particolarmente sensibili portate ad una decodifica più allettante delle promesse del facile ottenimento di risultati particolarmente ambiti, con la conseguente amplificazione dei profili di ingannevolezza indicati.

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