Ingiunzione | n. 18/25 del 23/04 – 5/05/2025 |
Nei confronti di | Maniva Spa |
Mezzi | TV |
Prodotto | Acqua Maniva |
Messaggio | “le cellule del nostro corpo necessitano di un ambiente sano, alcalino per vivere a lungo e in salute”; “lunga vita alle nostre cellule” |
Articoli violati | 2 – Comunicazione commerciale ingannevole – |
Il Presidente del Comitato di Controllo visti i telecomunicati relativi a ‘Acqua Maniva’ rilevati su LA7 nel mese di marzo e aprile 2025 ritiene gli stessi manifestamente contrari all’art. 2 – Comunicazione Commerciale Ingannevole – del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale. L’inserzionista, ad avviso del Comitato di Controllo, non ha ottemperato alla richiesta – formulata ai sensi degli artt. 6 e 32 CA – intesa a verificare la veridicità delle affermazioni sull’acqua minerale pubblicizzata, nello specifico “su come il consumo dell’acqua sia effettivamente alcalinizzante nei confronti del liquido extracellulare e come tale variazione possa essere considerata vantaggiosa”.
L’inserzionista ha richiamato in linea generale gli effetti benefici attribuiti all’assunzione di acque minerali naturali, nonché letteratura a sostegno della correlazione tra dieta alcalina e effetti benefici all’organismo umano, che non sono stati ritenuti sufficienti a fornire dimostrazione delle affermazioni veicolate nel messaggio. Gli studi richiamati sono stati svolti sul ratto, o in situazioni di patologia come il rischio di diabete di tipo 1 nel bambino, e sono quindi ben poco rilevanti per il consumatore tipo. Inoltre, non offrono una validazione scientifica all’affermazione che un’acqua alcalina possa influenzare il pH del liquido extracellulare (di per sé già alcalino), anche alla luce del fatto che l’ambiente fortemente acido dello stomaco neutralizza con facilità il lieve eccesso di alcalinità dell’acqua stessa.
La comunicazione pubblicitaria di contro mostra diverse fasi della vita di una bambina, donna e donna matura accompagnate dal consumo dell’acqua pubblicizzata sottolineando che idratarsi ogni giorno con il prodotto comporta “lunga vita alle nostre cellule”, le quali “necessitano di un ambiente sano, alcalino”, “per vivere a lungo e in salute”. Una perentorietà di promesse che allo stato sono prive di riscontro scientifico. Va infatti considerato che l’ipotesi che l’alcalinizzazione migliori la vita delle cellule è considerata come non dimostrata da una parte largamente prevalente della comunità scientifica, e non può pertanto essere comunicata al pubblico. I supposti effetti favorevoli dell’alcalinità dell’acqua minerale pubblicizzata, tra l’altro, non rientrano tra i messaggi che possono essere utilizzati nella comunicazione al pubblico degli effetti di salute delle acque minerali.
Secondo costante giurisprudenza autodisciplinare, il mancato assolvimento dell’onere probatorio crea una lacuna che si riflette negativamente sulla valutazione di liceità del messaggio in ordine alle affermazioni in esso contenute e determina necessariamente una presunzione di ingannevolezza delle stesse.
Non va, infine, sottovalutato che nella valutazione dei messaggi si deve tenere conto anche della particolare sensibilità del pubblico verso i temi della salute e dell’aspetto fisico ed estetico, sicché la comunicazione pubblicitaria deve essere improntata al massimo senso di responsabilità.
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