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Pronuncia n. 13/2019 del 7/5/2019
Parti Comitato di Controllo c. Yamaha Motor Europe N.V.
Mezzi Radio
Prodotto ‘Yamaha TMAX Sport Edition’
Messaggio “Dottore, ho sempre lo stesso problema: ogni volta che sono in strada sono lento, faccio fatica, tutti mi sorpassano, mi può prescrivere una ricetta?” – “Da un po’ di tempo non sono più lo stesso: quando sono in strada non provo nulla, persino le curve non mi emozionano più, dottore sono disperato, cosa posso prendere?” – “Oggi può essere tua da soli 29€ al mese, TAEG 6,03%”
Presidente Gambaro
Relatore Reale
Dispositivo «Il Giurì, esaminati gli atti e sentite le parti, dichiara che la comunicazione commerciale esaminata è in contrasto con gli artt. 2 e 17 del Codice di Autodisciplina relativamente alle frasi ‘ ti basta poco’ e ‘tua da soli 29€ al mese’ ed in questi limiti ne ordina la cessazione.»

Art. 2 – Comunicazione commerciale ingannevole
Art. 17 – Vendite a credito

Il testo completo è disponibile nell’Archivio previa registrazione

 

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Il Comitato di Controllo ha chiesto l’intervento del Giurì nei confronti di Yamaha Motor Europe N.V. filiale italiana (di seguito: Yamaha), in relazione a due radiocomunicati relativi alla moto “Yamaha TMAX Sport Edition”, ritenendoli in contrasto con gli artt. 2, 12bis e 17 del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

I messaggi hanno la stessa struttura: un uomo si rivolge a un dottore lamentando, in un caso, sintomi di lentezza e fatica mentre è alla guida, tanto che tutti lo sorpassano; nell’altro, il problema riguarda l’apatia che lo coglie quando è in strada, al punto da non riuscire più a emozionarsi nell’affrontare le curve. Il dottore si rivela essere Valentino Rossi e al paziente propone come rimedio il modello della moto pubblicizzata, affermando: “Ti basta poco per dare la paga a tutti!”. Interviene quindi una voce fuori campo che recita: “Ascolta il consiglio di Valentino Rossi: Yamaha TMAX Sport Edition. Oggi può essere tua da soli 29 euro al mese, TAEG 6,03%. Annuncio pubblicitario con finalità promozionali. Offerta valida fino al 30 aprile 2019. Dettagli e condizioni su yamahamotor.it e santanderconsumer.it, salvo approvazione di Santander Consumer Bank!”.

Ad avviso del Comitato, i messaggi, facendo leva sulla necessità di disporre di un mezzo veloce e capace di garantire emozioni in strada, ispirerebbero nel pubblico suggestioni inopportune, spingendoli a seguire comportamenti in grado di esporli a pericoli e a trascurare i normali canoni di prudenza e responsabilità necessari alla guida dei veicoli, in contrasto con l’art. 12bis del Codice.

In secondo luogo, ad avviso del Comitato, i messaggi sarebbero fuorvianti in relazione alle caratteristiche dell’offerta di finanziamento veicolata: essi si limiterebbero a evidenziare un importo minimo della rata, omettendo in contrasto con l’art. 17 del Codice, altre informazioni essenziali come il numero delle rate, l’anticipo obbligatorio, la maxi rata finale o le spese incluse nel costo totale del credito.

Yamaha ha eccepito che i messaggi sarebbero caratterizzati da un tono palesemente ironico e surreale tale da escludere qualsivoglia incitamento alla velocità eccessiva in strada. L’esaltazione delle caratteristiche sportive del veicolo non si configurerebbe in automatico come diffusione di un messaggio pericoloso. Con riferimento alle contestazioni relative agli artt. 2 e 17 del Codice, Yamaha ha eccepito che i messaggi conterrebbero enunciazioni generiche compatibili con l’art. 16 del Codice, che consente di diffondere informazioni di questo tipo in ragione della peculiarità del mezzo utilizzato, in questo caso la radio.

Il Giurì ha ritenuto che i messaggi esaminati non presentino profili di contrasto con l’art. 12bis del Codice. Non ha infatti rinvenuto un’incitazione diretta al consumatore a tenere comportamenti imprudenti in strada o ad esporsi a situazioni pericolose. Ad avviso del Giurì, l’utente medio di questo tipo di prodotto non sarebbe suggestionato da allusioni alla potenza o alla capacità di “scatto” dello scooter, al punto da spingersi ad adottare su strada comportamenti imprudenti: un messaggio che veicoli l’esaltazione delle caratteristiche sportive o della prestanza del mezzo, secondo il Giurì, non può automaticamente essere letto come pericoloso.

Diversamente, con riferimento alle altre contestazioni del Comitato, il Giurì ha rilevato che la prossimità temporale tra la promessa “ti basta poco…” e l’affermazione che la moto pubblicizzata può essere “tua da 29 euro al mese”, omettendo qualsiasi riferimento anche generico su tutti gli altri elementi del finanziamento, a parte il TAEG, può indurre il consumatore a interpretare il messaggio nel senso che il prodotto sia acquistabile ad un prezzo effettivamente irrisorio. Cosa non vera, posto che le rate non coprono l’intero costo del veicolo, dovendo l’acquirente versare un anticipo cospicuo oltre a una maxi rata finale. Tutte le condizioni sono riportate sul sito internet, ma taciute nei radiocomunicati, che paiono al Giurì volti a realizzare un “primo aggancio” fuorviante per il consumatore

 

Il Giurì, esaminati gli atti e sentite le parti, dichiara che la comunicazione commerciale esaminata è in contrasto con gli artt. 2 e 17 del Codice relativamente alle frasi “ti basta poco” e “tua da soli 29 euro al mese” ed in questi limiti ne ordina la cessazione.

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