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Pronuncia n. 51/2016 del 13/9/2016
Parti Comitato di Controllo nei confronti di Studio Legale Casa & Associati e di Società Athesis S.p.A.
Mezzi Stampa
Prodotto Studio Legale Case & Associati
Messaggio Dal caso Raumer al Vicenza calcio Spunta il team ‘salvataggio d’impresa’
Presidente Gambaro
Relatore Colombo
Dispositivo «Il Giurì, esaminati gli atti e sentite le parti, pronunciando nei confronti della società editrice, dichiara che la comunicazione esaminata non ricade nell’ambito autodisciplinare»

 

Il Comitato di Controllo ha chiesto l’intervento del Giurì nei confronti dello Studio Legale Casa & Associati (di seguito: Casa & Associati) in relazione al messaggio “Dal caso Rauner al Vicenza calcio. Spunta il team ‘salvataggio d’impresa’”, rilevato su Il Giornale di Vicenza il 4 maggio 2016, ritenendolo in contrasto con l’art. 7 del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

Il messaggio in questione, sotto le sembianze di un articolo giornalistico, sarebbe volto a promuovere l’attività dello studio legale in questione. La natura esplicitamente pubblicitaria dell’articolo non è tuttavia accompagnata da accorgimenti volti a renderla chiaramente percepibile dal consumatore.

Casa & Associati sostiene di non aver mai conferito alcun incarico pubblicitario al Giornale di Vicenza in merito all’articolo in oggetto. Lo studio ha concesso l’intervista non per farsi pubblicità, ma per evidenziare l’attività di approfondimento scientifico svolta, fra cui l’organizzazione del convegno di cui l’articolo parla.

Casa & Associati inoltre fa presente che non è soggetto alla giurisdizione dell’Istituto, né ha mai aderito al Codice in quanto, quale associazione professionale, non può avvalersi di pubblicità se non nel rispetto dei limiti deontologici imposti dall’Ordine di appartenenza.

Il Giurì, premesso di potersi esprimere solo nei confronti del mezzo, non avendo competenza nei confronti dello studio legale, ha ritenuto il caso in questione “border line”. I titoli e lo spazio dedicato allo studio (di gran lunga superiore a quello dedicato al convegno) possono risultare eccessivi, ma restano pur sempre nella discrezionalità della “notiziabilità” giornalistica, soprattutto se si assume che la stampa locale spesso concede ai soggetti e agli eventi locali uno spazio assai maggiore di quello della stampa nazionale.

Il tono enfatico dell’articolo è, secondo il Giurì, compatibile con i sentimenti di compiacimento che la stampa locale ha da sempre riservato ai “successi” locali,  non introducendo necessariamente il sospetto di un rapporto di committenza di fatto. Il Giurì ha quindi ritenuto che l’articolo non costituisca una campagna promozionale e non ricada nell’ambito autodisciplinare.

 

“Il Giurì, esaminati gli atti e sentita la parte, pronunciando nei confronti della società editrice, dichiara che la comunicazione esaminata non ricade nell’ambito autodisciplinare”.

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